Archivio degli articoli con tag: vino

001 (48)

Crudité con baba ganoush e tzatziki e frittatina di erbette

Ecco tre ricette per una simpatica cena vegetariana.

ANTIPASTO.  Preparare lo tzatziki mescolando un vasetto di yogurt  greco con un pizzico di sale, un po’ di aneto tritato e un cucchiaio di aceto . Grattugiare un cetriolo bello sodo dopo averlo sbucciato e salarlo leggermente. Lasciarlo scolare per almeno mezz’ora, poi strizzarlo bene e aggiungerlo alla crema di yogurt, aggiungendo anche uno spicchio di aglio schiacciato e  un goccio di olio evo e mettere in un contenitore ermetico, lasciandolo riposare in frigo fino all’ora di cena.  Preparare il baba ganoush, avvolgendo una bella melanzana lunga viola, dopo averla bucherellata, in foglio di carta argento. Passare in forno una mezz’ora circa. Quando è tiepida, tagliarla in due e e svuotarla. Ridurre in crema la melanzana, salare poco, pepare, aggiungere aglio tritato apiacere, peperoncino, menta, pepe, succo di limone e olio evo. Se ne avete, mettete anche un cucchiaino di tajina. Mescolare bene e mettete anche questa crema in frigo.

Tritare grossolanamente un pugnetto di erbette dei prati, mescolatele in una ciotola con un po’ di parmigiano, sale, due uova e friggete in padella antiaderente la frittata con una noce di burro chiarificato.

Preparate un piatto e servite una fetta di frittata, con un pinzimonio di verdure da accompagnare alle due creme. Io ho usato peperoni e pomodori cuore di bue dell’orto.

993656

tortino di verdure in salsa di pomodoro e verdurine

PIATTO UNICO. Far bollire una patata, sbucciarla e schiacciarla. Unire un uovo, sale, pepe, fagiolini bolliti tagliati a pezzetti, un po’ di pecorino, Riempire uno stampo di silicone con l’impasto e metterle al centro un pezzetto di formaggio a scelta. Cuocere in forno per 20-25 minuti e poi sfornare. Servire in piatto con insalatina condita con balsamico e olio, e qualche fagiolino intero. Nappare il tortino con del pomodoro frullato con basilico, olio, una punta di aglio e peperoncino.

003 (39)

MISTO DI FORMAGGI DI CAPRA E VACCA CON CONFETTURA DI PERE E MELE E SOTTOLI

Se avete ancora fame e non vi interessa la dieta, potete finire in bellezza servendo due formaggI, un paglierino di capra e una toma stagionata, accompagnandoli con sottoli e una composta di mele e pere aromatizzata alla cannella.

Se volete una cena light fermatevi alle prime due portate e accompagnatele a una buona tisana o un the. Altrimenti servite un buon rosato fruttato o un bianco strutturato e profumato. Un mueller thurgau va benissimo.  Con i formaggi ci vedrei bene un bicchiere di barbera vivace o un buon dolcetto non troppo giovane.


Ieri è stata una giornata di cucina gourmet.

Ricette eleganti, semplici, low cost come piace a me.

A pranzo è venuto Riccardino Fuffolo e ho improvvisato un pranzetto leggero, fresco e sostanzioso, visto che aveva lavorato tutta la mattina e sarebbe arrivato affamato.

Ho preparato due bruschette con i pomodorini dell’orto della Marisa, lo scalogno e il basilico, perché volevo cucinare il risotto al momento e avevo bisogno d qualcosa di rinfrescante e saziante per l’affamato.

Mi sono dimenticata di fare la foto alle bruschette, ma erano proprio belle. Ho trovato un pane siciliano di grano duro con il sesamo sopra che rimane morbido anche il giorno dopo e ho farcito le fette con i pomodorini e il loro sughetto.

945731_10201455065129748_757779348_n

risotto con zucchine e gamberoni

Metto sempre pochissimo sale, ma alla fine si sente meglio il gusto delle verdure.

Ho messo su il risotto. Ho messo un po’ di burro e uno scalogno tritato con una foglia di salvia a rosolare piano. Ho aggiunto due bicchieri scarsi di riso e ho fatto rosolare bene. Ho sfumato con un po’ di vino bianco e quando si è asciugato ho coperto con il brodo di verdure. Ho aggiustato di sale e pepe, e dopo 5 minuti ho aggiunto una zucchina piccola chiara tagliata a dadini e qualche scorzetta di limone. Ho aggiunto brodo quando necessitava e un po’ di prezzemolo fresco tritato.   A fine cottura ho aggiunto una nocciolina di burro, un giro di pepe e ho servito il risotto con degli scampi saltati appena appena in padella, con aglio(poco), sale, pepe, prezzemolo.

E il pranzo si è concluso con un bel pisolino, che io ero morta di sonno perché la notte prima non avevo dormito un accidenti 😀

La sera mi è venuta voglia di grigliata. Noi mangiamo poca carne, perché a me non fa bene mangiarla spesso e non mi piace tanto e perché è più sano mangiarla poco. Ieri sera mi è venuta l’ispirazione per una grigliata, in realtà fatta con la mia super padella a piastra, per  cui siamo andati a comprare la carne in un negozio di Cossato dove io trovo che sia molto buona. Visto che la si mangia poco, preferisco spendere un po’ di più e godermi il piatto, sapendo di aver mangiato cose sane.

1069902_491419777593629_27535333_n

hamburger con insalatina

Abbiamo comunque speso poco, perché i prezzi sono onesti e con dieci euro di carne abbiamo mangiato in due. Mangiare bene e sano, spendendo poco, si può!

Ho preparato una bella insalata di lattuga e lollo con i ravanelli, delle patate al forno con il rosmarino( con poco olio) e una macedonia di mirtilli, pesche e prugne.

74895_491419694260304_1420189489_n

patatine con la buccia al forno

998205_491420207593586_1111861971_n

salamella con insalata

Ho scaldato la piastra ben bene, ho aggiunto aghi di rosmarino per aromatizzare la carne e ho cotto due salamelle tagliate in due, a fuoco medio.  Le ho servite con l’insalata. Ho cotto l’hamburger farcito con pecorino e pancetta, per pochi minuti, e ne abbiamo mangiato metà per uno con l’insalata. Non ho salato nulla in padella, tanto era tutto saporito così.  Ho finito con il filetto, che era marinato con gli aromi della casa( segreto del negozio): in pochi minuti era pronto e l’ho servito con le patate.

Birra gelata a accompagnare il tutto e via, si è chiuso con la macedonia con un po’ di panna montata al momento, con due cucchiaini di zucchero.

970128_491419614260312_519284196_n

filetto con patate al forno

Una cena che mi ha soddisfatto e non mi per nulla appesantito: avessi mangiato anche  il pane come Riki, somma invidia, avrei goduto di più, ma non si può pretendere troppo! 😀

Un sabato in cucina che mi ha dato grande soddisfazione, con il minimo sforzo. Per cucinare bene non occorrono ore in cucina, basta essere organizzati , sapere ciò che si vuole e usare ingredienti sani. 🙂

Ovviamente non dimentichiamoci dei commensali: una cena fatta con amore è sempre più buona.

1070070_491419524260321_137215466_n

macedonia con panna 😛


053

appena usciti dal forno!

Quando Riccardino Fuffolo ha le paturnie, l’unica cosa che ci può salvare è una cena di pesce.
Con la crisi che c’è, mi vengono in aiuto gli orti dei vicini e il mercato del mercoledì dopo mezzogiorno, che quando sta per chiudere sconta il pesce rimasto.
Ogni tanto sorgono le paturnie e non c’è verso di debellarle, se non con una cenetta tranquilla dove il pesce è protagonista, accompagnato da un buon vinello bianco bello fresco.
Così ieri sera ho acceso il forno e in in poco tempo ho preparato una cenetta deliziosa, sana e leggera.
Ho comprato due belle triglie e un branzino e li ho trovati davvero convenienti(nemmeno 13 euro in tutto). Ho pulito bene i pesci, li ho sistemati in una pirofila, dopo averli farciti con prezzemolo, aglio, limone.
Ho aggiunto cipolla di tropea a pezzetti, prezzemolo tritato, due spicchi di limone, pomodoro a fettine e peperoni rossi tagliati grossolanamente. Un giro di olio, un pizzichino di sale e di pepe, mezzo bicchiere di vino e ho infornato il tutto a 180° per mezz’ora.
Ho anche fatto una teglia di patate al rosmarino, con la buccia per avere un effetto più rustico( e sano).
In nemmeno un’ora la cena era pronta, il vino in frigo pronto da mettere in tavola. Santo forno, quante volte mi salvi la vita: minimo sforzo e massimo risultato!

Ho accompagnato le pietanze con un Grillo 2012 che mi ha soddisfatto nell’abbinamento, perché essendo una pietanza saporita, necessitava di un vino bianco di buona sapidità e struttura.

Ho servito prima le triglie con i peperoni e poi il branzino con le patate: le paturnie se ne sono andate, missione compiuta!
Ecco il risultato delle mie poche fatiche, l’estate low cost continua!

 

Ovviamente anche la Pi ha mangiato la sua parte, rigorosamente senza spine! 😀

055

triglie al forno con peperoni e cipolla

056

branzino al forno con patate

pr


971056_10151956329798849_1267595937_n

😀

Miglior spumante
Valle d’Aosta doc Blanc de Morgex et La Salle Brut Prince 2007 – Cave du Vin Blanc de Morgex et La Salle (AO)

Miglior vino bianco
Erbaluce di Caluso docg 2012 – Massimo Pastoris (BI)

Miglior vino rosato
Valle d’Aosta doc Rosè 2012 – Cave des Onze Communes (AO)

Miglior vino rosso giovane
Coste della Sesia doc 2011 – Società Agricola Roccia Rossa (BI)

Miglior vino rosso invecchiato
Gattinara docg Riserva 2007 – Travaglini (VC)

Miglior vino dolce
Valle d’Aosta doc Muscat Petit grain Fletrì 2011 – Cave des Onze Communes (AO)

Erbaluce di Caluso docg Reirì 2012 – Elisa Pozzo (BI)
Erbaluce di Caluso docg FiorFiore 2012 – Tenuta Variselle (BI)
Valle d’Aosta doc Traminer aromatico 2012 – Cave des Onze Communes (AO)
Coste della Sesia doc Rosato Majoli 2012 – Aziende Agricole Sella (BI)
Valle d’Aosta doc Mayolet 2012 – Cave des Onze Communes (AO)
Canavese doc Rosso 2011 – Cantina Sociale della Serra (TO)
Valle d’Aosta doc Fumin Esprit follet 2011 – La Crotta di Vegneron (AO)
Valle d’Aosta doc Fumin 2009 – Les Cretes (AO)
Carema doc 2008 – Ferrando (TO)
Lessona doc San Sebastiano allo Zoppo 2007 – Aziende Agricole Sella (BI)
Gattinara docg Valferana 2005 – Nervi (VC)
Collina Torinese doc Malvasia Deliziosa 2012 – Stefano Rossotto (TO)
Caluso passito doc Riserva 2001 – Cantine Briamara (TO)

Oggi vi voglio parlare di vino. E di vini. E di produttori. E di enoteche.1002741_10152033260903849_422919099_n
Ho avuto la fortuna di lavorare con l’Enoteca Regionale della Serra fino a pochi mesi fa e continuo a collaborare con loro durante le manifestazioni che organizzano durante l’anno. L’ultima, Ottimi 2013, ha visto premiare, come da tradizione, i migliori vini presenti in enoteca.
La mia più grande soddisfazione è stato il super premio al rosato della Cave des Onze Communes. Già in tempi non sospetti tessevo le sue lodi, anche con gli scettici che non credevano in un rosato valdostano e tiè! Ha preso l’ottimo d’oro!!!!
Del Carema di Ferrando ho già parlato in un altro post, ma ero sicuro che avrebbe vinto un ottimo, è troppo buono! 🙂 https://aspettandolalbaa.wordpress.com/2013/07/01/un-pomeriggio-da-ferrando/
Il Coste della Sesia della Roccia Rossa mi ha favorevolmente colpito già qualche mese fa: si tratta di un coste di grande complessità, strutturato, insomma, da provare.
Che dire dei Gattinara e dei Lessona premiati? Ottimi, equilibrati, ben strutturati, di corpo. Il cru del Sella è uno dei miei preferiti, senza dimenticare Travaglini, che dà sempre grandi soddisfazioni, soprattutto quando te lo ritrovi in un locale, in abbinamento a una guancia stracotta con il purè ( vedi Osteria di Quinto Vercellese). Anche se non c’è tra i premiati, consiglio anche il Gattinara Pietro di Paride Iaretti, secondo me l’anno prossimo ci stupirà! 🙂 Me ne sono innamorata la prima volta che l’ho assaggiato e attendo con ansia di berlo di nuovo. Il mondo dei Nebbioli dell’Alto Piemonte racchiude in sì tanti piccoli tesori.

 
La Valle d’Aosta ha ricevuto un sacco di premi, perché i loro vini permettono di scoprire vitigni poco conosciuti che danno gran soddisfazione in bottiglia. Sia i bianchi che i rossi meritano un’attenta degustazione. Il Fumin mi ha lasciato ottimi ricordi per i suoi sentori di frutti di bosco, di spezie, per la nota tannica piacevole e decisa.
Che dire poi degli Erbaluce? Ogni anno che passa i produttori ci regalano vini spettacolari. Il Reirì delle sorelle Pozzo è sempre un’ottima scelta. I premiati sono tutti da provare, abbinandoli magari a del buon pesce di lago.

E il Fletrì, che ha vinto un ottimo d’oro? Se amate i vini passiti, provate a degustare qualche caluso passito e confrontatelo con lui. Difficile dire quale sia il migliore. La finezza del Fletrì però vi rimarrà impressa come un dolce ricordo. 🙂

Non ho parlato di tutti i vini, ognuno di loro merita un assaggio e vi consiglio di annotarvi la lista sopracitata. Ogni tanto scoprire un nuovo prodotto fa bene al cuore!
Io ho avuto la fortuna di imparare a conoscerli, di apprezzarli. Il lavoro delle persone che li producono è prezioso, perché mantengono viva la tradizione dei nostri territori.

4951_135151153848_1477617_n

vista lago di Viverone

Li trovate tutti presso i produttori oppure all’Enoteca Regionale della Serra. Un giro al castello per conoscere questi vini vi regalerà un sacco di soddisfazioni: un bicchiere di vino vista lago non ha prezzo.
https://www.facebook.com/pages/Enoteca-Regionale-della-Serra/135145418848?fref=ts
Forza Enoteca!!! 😀


002

il mitico Carema doc

Oggi voglio parlarvi di un pomeriggio di metà giugno che mi ha regalato tanta soddisfazione.
Sono andata a dare una mano a un amico, produttore di vini, perché attendeva degli importatori australiani e necessitava di una traduzione per agevolare i simpatici ospiti.
Il produttore in questione si chiama Roberto Ferrando e non posso che tesserne le lodi.

http://www.ferrandovini.it/it/azienda.html

Conoscevo i suoi vini, perché lavorando in enoteca sono sempre presenti, ma non avevo mai fatto una degustazione dedicata ai suoi cavalli di battaglia.
Io sono sommelier e ritengo di aver così tanto da imparare, che quando mi capita l’occasione di poter apprendere direttamente da chi produce vini meravigliosi, non posso che esser grata e assorbire tutto come una spugna( vino compreso!!!!!) 😀
Roberto ha la sede dell’azienda a Ivrea e produce svariate tipologie di vino: Erbaluce docg, Canavese Rosso doc, Carema doc e uno straordinario passito sono stati i nettari che ho potuto degustare, mentre traducevo in inglese, al meglio che potevo, le caratteristiche degli stessi e la storia di questa azienda.

Il Carema è prodotto, ovviamente, a Carema, un delizioso paesino ai confini con la Valle d’Aosta, che regala un nebbiolo di pregio che merita di essere degustato e lodato, tanto che è stato premiato con l’Ottimo dall’Enoteca Regionale della Serra, manifestazione organizzata per far conoscere i vini del territorio e premiare i produttori meritevoli. Un vino di corpo e di struttura, che esce con due diverse etichette: bianca e nera, dedicata esclusivamente alle grandi annate. Un vino con note speziate, sentori di viola, frutta rossa matura. Io ci ho sentito pure le more mature e mi sono goduta la complessità di un grande vino che tutti dovrebbero provare, almeno una volta nella vita.

http://www.lastampa.it/2013/06/24/edizioni/biella/grandi-vini-in-passerella-ecco-gli-ottimi-xnAjuqe3tmNgIRV2QAfpcN/pagina.html

001

storia e tradizione

L’Erbaluce che ho degustato, sia fermo che metodo classico, mi ha regalato sensazioni che solo un ottimo vino ben strutturato può dare e il passito è stato la ciliegina sulla torta, tanto che tutti ci siamo concessi il bis, per assaporare al meglio i sentori di miele di castagno che emergono da questo grande prodotto.

Il vino italiano è fatto di piccoli e grandi produttori che si impegnano quotidianamente per creare la storia. Questi vini sono piccoli tesori da scoprire, degustare, ricordare per il lavoro che li ha creati, per la sapienza e la passione dei vigneron che li producono, per la fatica del duro lavoro della terra e per la tradizione che, grazie a loro, si tramanda di generazione in generazione.

Grazie a Roberto e a tutti quelli come lui, che lavorano e si impegnano per far grande il nome dei vini italiani.

Vita Senza Nickel

Il nickel non è un problema per noi

EcoAlimentarsi

Alimentazione Consapevole

Marialucia Lorefice

Presidente XII Commissione Affari Sociali. "In Parlamento portavoce degli Italiani"

Atollo Milano

Il mio (quasi) blog dove parlo di libri, di film e di altre cose che mi piacciono o mi fanno arrabbiare

FILOSOFIA PSICOLOGIA PSICHIATRIA

dialogare e pensare per dare corpo alla psiche

Annichelita ma figa

Storie semi serie davvero accadute

Diario dal Mondo

Viaggi ed expat life di un'italiana in Australia

Dr. Gianluca Lo Presti

Psicologo Esperto in Dislessia e DSA

Erba volant

Le piante sono bestie complicate

vibrisse, bollettino

di letture e scritture a cura di giulio mozzi

seinviaggio

I passi di sei persone con gli occhi aperti sul mondo

purtroppo

Quello che leggi qui è tutto autobiografico. Soprattutto le cose inventate.

mente & cuore in cucina

appunti e riflessioni tra i fornelli