Oggi voglio parlarvi di un pomeriggio di metà giugno che mi ha regalato tanta soddisfazione.
Sono andata a dare una mano a un amico, produttore di vini, perché attendeva degli importatori australiani e necessitava di una traduzione per agevolare i simpatici ospiti.
Il produttore in questione si chiama Roberto Ferrando e non posso che tesserne le lodi.
http://www.ferrandovini.it/it/azienda.html
Conoscevo i suoi vini, perché lavorando in enoteca sono sempre presenti, ma non avevo mai fatto una degustazione dedicata ai suoi cavalli di battaglia.
Io sono sommelier e ritengo di aver così tanto da imparare, che quando mi capita l’occasione di poter apprendere direttamente da chi produce vini meravigliosi, non posso che esser grata e assorbire tutto come una spugna( vino compreso!!!!!) 😀
Roberto ha la sede dell’azienda a Ivrea e produce svariate tipologie di vino: Erbaluce docg, Canavese Rosso doc, Carema doc e uno straordinario passito sono stati i nettari che ho potuto degustare, mentre traducevo in inglese, al meglio che potevo, le caratteristiche degli stessi e la storia di questa azienda.
Il Carema è prodotto, ovviamente, a Carema, un delizioso paesino ai confini con la Valle d’Aosta, che regala un nebbiolo di pregio che merita di essere degustato e lodato, tanto che è stato premiato con l’Ottimo dall’Enoteca Regionale della Serra, manifestazione organizzata per far conoscere i vini del territorio e premiare i produttori meritevoli. Un vino di corpo e di struttura, che esce con due diverse etichette: bianca e nera, dedicata esclusivamente alle grandi annate. Un vino con note speziate, sentori di viola, frutta rossa matura. Io ci ho sentito pure le more mature e mi sono goduta la complessità di un grande vino che tutti dovrebbero provare, almeno una volta nella vita.
L’Erbaluce che ho degustato, sia fermo che metodo classico, mi ha regalato sensazioni che solo un ottimo vino ben strutturato può dare e il passito è stato la ciliegina sulla torta, tanto che tutti ci siamo concessi il bis, per assaporare al meglio i sentori di miele di castagno che emergono da questo grande prodotto.
Il vino italiano è fatto di piccoli e grandi produttori che si impegnano quotidianamente per creare la storia. Questi vini sono piccoli tesori da scoprire, degustare, ricordare per il lavoro che li ha creati, per la sapienza e la passione dei vigneron che li producono, per la fatica del duro lavoro della terra e per la tradizione che, grazie a loro, si tramanda di generazione in generazione.
Grazie a Roberto e a tutti quelli come lui, che lavorano e si impegnano per far grande il nome dei vini italiani.
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