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Seguire  il consiglio del simpatico romanzo di Chiara Gamberale è apparentemente facile: fare ogni giorno qualcosa di nuovo per 10 minuti.  Si complica se si desidera farlo low cost. Io ci sto provando 😀untitled

Se devo essere sincera non riesco a fare qualcosa di nuovo ogni giorno, però mi sto impegnando. Cosa si può fare spendendo pochissimo, se non nulla, a parte 10 preziosi minuti del nostro tempo?

Io mi son messa un colore di smalto che non pensavo avrei mai provato( Chiara lo fa dall’estetista, io mi son aggiustata da sola chiedendo in prestito uno smalto diverso alla mia vicina di casa). 🙂 L’inizio è stato un vero e proprio plagio del libro, ma era per carburare bene e vedere l’effetto che fa. Io ho messo un color mattone che mai avrei pensato mi stesse bene, invece del fucsia di Chiara.

Poi ho cambiato tragitto con la macchina, scoprendo così due alternative al solito giro, di cui una che mi ha fatto risparmiare tempo. Avete mai provato a perdervi, cercando di deviare al noioso percorso quotidiano? A me è piaciuto molto. Tom Tom vade retro! Ho scoperto angoli di Candelo e Cossato che mi sono pure piaciuti.

Cos’altro fare? Dieci minuti di musica che non conosco e  you tube mi è venuto in aiuto. Ho ascoltato canzoni di Malika Ayane che non avevo mai sentito, Pacifico Settembre, Morgan, Chick Corea, Blur, Meg, Tony Bennet, Drake, Rhianna, Blind Melon, Bruno Mars, Mozart… E’ la giusta soluzione se si è a corto di idee e replicabile all’infinito 😀

Una sera, per uscire, mi sono truccata con colori che non uso mai e il risultato mi è piaciuto: bronzo, oro, ciclamino e marrone scuro. Approvato!

Io, che di solito faccio la doccia alla sera, un giorno l’ho fatta al mattino e un altro, che ero a casa, alle 3 del pomeriggio. Ho scoperto così che, dopo il pisolino una doccetta ti tira su, soprattutto se usi qualcosa di tonificante e corroborante.

Per dieci minuti ho letto un libro che non avrei mai comprato( complice la libreria Giunti) e l’esperimento ha confermato la mia volontà di non acquistarlo.

Ho cucinato una torta usando l’olio al posto del burro ed è piaciuta. Io continuo a preferire  il burro, ma questa è una buona alternativa all’amato grasso animale.

Questi sono i miei primi esperimenti di 10 minuti, vedete che non è poi difficile seguire il consiglio della Gamberale.

E voi cosa fareste per 10 minuti? Si accettano consigli, anche perché il gioco deve durare almeno un mesetto!


Mi sento come la mia  connessione internet: sconnessa a scatti, a volte ci sono e a volte salto, perdo la 031linea e non riesco a riconnettermi. Come con Telecom, non so trovare una soluzione al problema e le chiamate cadono nel vuoto del centro assistenza; chissà qual è poi, il mio centro assistenza.

Domande mie e domande altrui cui non so dare una risposta si affollano una sull’altra. Non trovo soluzioni, non ho idee, non ho davvero la più pallida idea di quello che posso fare.

Inizio a essere stufa di tutte queste domande, perché non posso fare altro che prenderne atto.

Non è un bel momento per avere problemi, non  è il momento giusto per non avere più piani b.

Mi muovo giorno dopo giorno, con lo sguardo perso. Perso nel cielo, in questi giorni senza nuvole, o perso nel grigio e nella pioggia, con il freddo che ti fa sentire che manca sempre qualcosa.

A volte quel che vedo intorno a me dà speranza: amici che formano famiglie, nonostante la crisi e il lavoro che manca, amici che partono in cerca di fortuna e amici che restano lottando per un posto di lavoro che c’è, ma ancora per poco, amici che sorridono alla vita nonostante le loro prospettive siano avvolte nella nebbia più fitta. Poi ci  sono momenti in cui non posso far finta di non vedere i problemi, le facce tristi, la disperazione, la recriminazione, l’ignoranza, l’apatia e l’incapacità di reagire alla rovina, la perdita di dignità e, più di tutto, l’indifferenza.

L’indifferenza è ciò che ci sta portando verso il baratro.

Credo che il mio sentirmi sconnessa sia strettamente legato al mio smarrimento. Mi sento smarrita e non ho idea di dove mi trovi. Come quando ti perdi in un bosco troppo fitto per trovare punti di riferimento, inizi a vagare nella vana speranza che un colpo di fortuna ti riporti sul sentiero smarrito.

Ho sempre vissuto senza avere paura degli imprevisti, ho sempre reagito con forza alle intemperie della vita, ma ora è diverso. Non dipende tutto da me. Non posso più contare solo su me stessa, se l’ambiente in cui sono inserita non è più terreno fertile su cui seminare. Non posso risolvere sempre tutto da sola, come pensavo di fare. Vanno accettati anche i nostri limiti, quel che non accetto però sono i limiti che la società malata e corrotta in cui vivo mi impone. Penso che i tempi siano maturi per una protesta ragionata che solo la mia generazione può fare, perché è quella più colpita. I più giovani sono ancora più smarriti di noi e devono ancora maturare un po’ di orgoglio per reagire, ma per noi il momento è giusto.

Io non pretendo soluzioni ai miei problemi, pretendo la possibilità di poterli risolvere, con i miei mezzi e la buona volontà, che fino a pochi anni fa erano sufficienti per superare ogni tempesta e imprevisto della vita. Io pretendo dignità per tutti coloro che sono bisognosi, che nonostante il loro impegno non ce la fanno, pretendo rispetto per tutti, perché lo smarrimento è comune e ognuno reagisce a modo suo.

La speranza è un bene inalienabile e ce la stanno togliendo, a poco a poco. E’ un mio diritto cui non posso e non voglio rinunciare. La speranza è di tutti e bisogna lottare con le unghie e con i denti per non perderla. La speranza è la vita stessa che guarda al futuro, che si proietta in un orizzonte lontano e sconosciuto.  Lasciatemi almeno la speranza, che se mi sono sconnessa, troverò il modo di connettermi, da qualche parte, in qualche modo.


Cosa si fa, quando Riccardino Fuffolo scopre di avere una settimana di ferie in più( causa crisi, ma è meglio non pensarci)? Si va allo zoo. Ma non allo zoo, allo zoo safari.

Ecco la cronaca di un pomeriggio di fine agosto!

A dire il vero subito ho pensato che mi ci portasse per lasciarmi al reparto scimmie e bertucce, invece con piacere non solo non mi ha abbandonato lì, ma dopo siamo anche andati a cena in un ristorante, un posto dove io non riesco a finire di mangiare tutto, ma andiamo con ordine.

Partenza alle 14 dopo pranzo leggero, vestiti comodi e accompagnati dai nostri fedeli cappellini Maserati. 😀1175698_508906912511582_662580557_n

Arrivati a Varallo Pombia, ci siamo avventurati allo zoo. Il percorso si fa in auto e si passa in mezzo agli animali liberi. Fantastico! Ho visto un sacco di animali cicciottelli e sereni, mi ha reso ancora più felice.

Si passa dagli animali più tranquilli ai felini, giustamente custoditi a parte, per poi finire il giro con l’auto e iniziare il percorso a piedi.

Non vi so dire l’emozione di vedere gli animali che pascolano vicino a te: ippopotami, rinoceronti, lama, pellicani, gazzelle, tigri a pancia all’aria come gattini, leoni albini e leoni( peraltro infoiati e facenti le cosacce con le leonesse), bufali, bisonti, ghepardi,  scimmie( arrapate pure quelle e con un culo rosso grosso così), lemuri, pesci rari, rettili, pappagalli e uccelli tropicali, rapaci addestrati( fanno anche due spettacoli al giorno, come i pappagalli), caprette, ochette, cavalli, asini, insomma, trovate l’arca di Noè, giraffe e zebre comprese!

Mi sono davvero divertita, ho toccato tutte le caprette di tutti i continenti, ho parlato con i falchetti che piangevano, ho salutato il bisonte, che da tanto è grande mi ha molto colpito. Se penso alle stragi fatte contro questi poveri animali, mi viene un’indignazione che non so descrivervi.

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il bubo bubo, ma l’ho visto anche a Curino!!!

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tutti a fornicare…

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daje…

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la cattivissima murena..

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un simpatico culone…anzi due!! 😀

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mah!

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tenera lei!

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La cosa bella di questo parco, a misura di bambino, è che insegnano il rispetto per la natura, parlando ai piccoli, ma anche ai più grandi, di quanto sia importante preservare la natura e i suoi abitanti, per avere un futuro più sereno.

A un certo punto della nostra visita a piedi, dopo che avevo ripreso Riccardo per l’ennesima volta, con cazziatone incorporato,mi sono girata e ho notato che eravamo l’unica coppia senza figli, ma che il cazziatone era uguale per tutti.  Lì ho capito che un figlio forse non mi manca, perché quando mi fa andar fuori della grazia di dio, mi parifica alle madri del globo terraqueo, senza che si noti alcuna differenza. Grazie Riccardo 😀

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bèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè

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yeeehhhhhhh

Alla fine ci siamo pure concessi due giri sul Brucomela( la mia passione segreta), nel parco giochi attiguo allo zoo e Riccardo si è divertito a scivolare sui gommoni. 1006365_508907452511528_827692235_n 1233472_508907312511542_1339222053_n

E’ stato un pomeriggio davvero sereno, con un sole estivo un po’ più debole e un’aria ancora calda, ma non afosa, con animali che mi han fatto tornare bambina, quando giocavo con gli animaletti di plastica e guardavo tutti i documentari su raitre.

La giornata si è poi conclusa in un ristorante della zona, dove abbiamo mangiato la paella fino a sfondarci, bevendo sangria e ridendo come matti, come facciamo tutte le volte che andiamo a cena. Ma di questo posto dove l’abbondanza regna sovrana, con una spesa adeguata alle tasche bucate della crisi, vi parlerò in un altro post.

L’estate low cost ci ha regalato davvero tanti momenti da ricordare. 😀


Terry Brooks è il fantasy contemporaneo. E’ il maestro.

Non posso certo confrontarlo con Tolkien, che rimane il re dei re del fantasy, ma dopo di lui c’è solo Terry Brooks ( e la mia amica Simo, che aspetto pubblichi il primo romanzo fantasy perché è bravissima!! https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10201344067835072&set=a.1835739104619.102454.1574718949&type=1&theater).

Quindi nella pagine “Letti, riletti e da leggere” lui è il primo della lista.

Ho già riletto le sue opere tante di quelle volte che ho perso il conto. Sei triste? Prendi un suo romanzo e lasciati trasportare nel mondo delle 4 terre. Hai voglia di te caldo, dolcino e buon libro davanti al caminetto? Le avventure del druido Allanon son lì che ti aspettano. Hai voglia di leggere qualcosa di avvincente, scorrevole, pieno di sorprese? Ecco, una saga degli Ohmsford ti aspetta.

Ricordo ancora la prima volta che l’ho letto. Mi avevano regalato “le Pietre magiche di Shannara.”

Finito in due giorni, senza pause e con il desiderio di procurarmi il primo della serie, “la Spada di Shannara”. Ah, la Spada, che bel romanzo!

Avevo 14 anni e capii subito che non mi sarei più fermata. Ogni anno un libro nuovo, ogni anno una   nuova avventura in cui immergersi.

Ogni Natale, io e Roberto ci siamo regalati il suo libro, scambiandocelo, per anni. Che bei ricordi. Era sempre il regalo più atteso e desiderato.

Ora che i romanzi sono lì nella mia biblioteca, sono così soddisfatta. Per anni hanno aspettato il loro posto, una bella libreria dove poter essere ammirati.

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degno compagno di nubifragio al Ricetto!

Venerdì ho accompagnato Riccardo alla Esselunga e, girovagando svogliata, l’ho visto. Era lui. Era lì. Mi aspettava, l’ultima copia dell’ultimogenito.

Che gioia e che contentezza.  Un libro di Terry proprio ora!

L’ho preso senza pensarci, vorrà dire che farò meno spesa questa settimana, che tanto tra funghi, pere, nocciole e erbette dell’orto non moriremo di fame, e l’ho portato a casa.

“I guardiani di Faerie”: l’ennesima sorpresa, l’ennesima storia in grado di stupirti ancora, dopo mille avventure.

Terry, grazie di esistere.

Se amate il fantasy, l’avventura e i buoni sentimenti correte in libreria e cominciate dalla Spada di Shannara. Non vi fermerete più. 😀

http://www.librimondadori.it/libri/i-guardiani-di-faerie


A luglio si è tenuta la fiera dell’Alpàa a Varallo. Ci vado da quando sono ragazzina e consiglio a tutti vivamente di farci un salto. Dura due settimane, ci sono tantissimi concerti gratuiti di cantanti italiani, le bancarelle sono interessanti( si trova sempre qualcosa da comprare) e, infine, si mangia bene in un sacco di posticini carini!004

Ci si va in moto, per tradizione e perché parcheggiare l’auto è una tragedia, data la folla di persone che la popola ogni anno.

Quest’anno siamo andati in un tardo pomeriggio, la prima domenica, e ci siamo bevuti due birre favolose al Muntisel, un baretto arroccato su un pendio, vicino alla funicolare. Tranquillo, lontano dalla bolgia, alla fine ci siam pure mangiati un bel paninozzo con la salamella che non fa mai male, nonostante la calura estiva.

😀

Camminando per le viuzze abbiamo poi scoperto una piazzetta presidio di slow food, in cui si trovava un gelataio vero, serio, di quello con le vaschette di metallo chiuse. Abbiamo gustato un gelato veramente buono e sano, fatto con ingredienti naturali e pure la mia pancia maledetta ha ringraziato.

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😛

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dal Muntisel

Vi consiglio vivamente di farci un giro, non solo per i concerti gratuiti, ma anche per provare la cucina tipica valsesiana, che fa della cucina robusta di montagna il proprio simbolo. Miacce farcite, polente con formaggi, salsicce, spezzatini di selvaggina, salumi e formaggi gustosi,  senza contare tutti i piatti tipici delle sagre di paese che non puoi non mangiare almeno una volta all’anno. 935075_491737327561874_1206190875_n 1002121_488729297862677_1519010196_n 1002127_491737730895167_1088862939_n

Notevole la presenza di birrifici artigianali, aziende vinicole, piccoli produttori caseari della zona, ma anche da tutta l’Italia, produttori di salumi, banchi di pasta fresca, gli immancabili banchetti di frittelle, ma anche uno stand di focaccia genovese e un ristorantino di pesce ambulante. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

La seconda volta ci siamo andate con due nostre care amiche e ci siamo fatti una bella mangiata di polenta,salsiccia e funghi, polenta e stinco, patatine, hamburger e wurstel.

Una bella passeggiata per le viuzze del paese, con i balconi pieni di fiori, il ciottolato ordinato, le botteghe aperte fino a tardi, ci ha aiutato a digerire la cena.

Troverete dei negozietti curati, con vetrine bel allestite, un sacco di oggetti curiosi e divertenti.

Un paese che si anima e vive la festa con chi vi partecipa, con cortesia e gentilezza.

Andateci, noi ci torniamo ogni anno e il divertimento è assicurato. 😀

http://www.alpaa.org/

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Presidente XII Commissione Affari Sociali. "In Parlamento portavoce degli Italiani"

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