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Crudité con baba ganoush e tzatziki e frittatina di erbette

Ecco tre ricette per una simpatica cena vegetariana.

ANTIPASTO.  Preparare lo tzatziki mescolando un vasetto di yogurt  greco con un pizzico di sale, un po’ di aneto tritato e un cucchiaio di aceto . Grattugiare un cetriolo bello sodo dopo averlo sbucciato e salarlo leggermente. Lasciarlo scolare per almeno mezz’ora, poi strizzarlo bene e aggiungerlo alla crema di yogurt, aggiungendo anche uno spicchio di aglio schiacciato e  un goccio di olio evo e mettere in un contenitore ermetico, lasciandolo riposare in frigo fino all’ora di cena.  Preparare il baba ganoush, avvolgendo una bella melanzana lunga viola, dopo averla bucherellata, in foglio di carta argento. Passare in forno una mezz’ora circa. Quando è tiepida, tagliarla in due e e svuotarla. Ridurre in crema la melanzana, salare poco, pepare, aggiungere aglio tritato apiacere, peperoncino, menta, pepe, succo di limone e olio evo. Se ne avete, mettete anche un cucchiaino di tajina. Mescolare bene e mettete anche questa crema in frigo.

Tritare grossolanamente un pugnetto di erbette dei prati, mescolatele in una ciotola con un po’ di parmigiano, sale, due uova e friggete in padella antiaderente la frittata con una noce di burro chiarificato.

Preparate un piatto e servite una fetta di frittata, con un pinzimonio di verdure da accompagnare alle due creme. Io ho usato peperoni e pomodori cuore di bue dell’orto.

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tortino di verdure in salsa di pomodoro e verdurine

PIATTO UNICO. Far bollire una patata, sbucciarla e schiacciarla. Unire un uovo, sale, pepe, fagiolini bolliti tagliati a pezzetti, un po’ di pecorino, Riempire uno stampo di silicone con l’impasto e metterle al centro un pezzetto di formaggio a scelta. Cuocere in forno per 20-25 minuti e poi sfornare. Servire in piatto con insalatina condita con balsamico e olio, e qualche fagiolino intero. Nappare il tortino con del pomodoro frullato con basilico, olio, una punta di aglio e peperoncino.

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MISTO DI FORMAGGI DI CAPRA E VACCA CON CONFETTURA DI PERE E MELE E SOTTOLI

Se avete ancora fame e non vi interessa la dieta, potete finire in bellezza servendo due formaggI, un paglierino di capra e una toma stagionata, accompagnandoli con sottoli e una composta di mele e pere aromatizzata alla cannella.

Se volete una cena light fermatevi alle prime due portate e accompagnatele a una buona tisana o un the. Altrimenti servite un buon rosato fruttato o un bianco strutturato e profumato. Un mueller thurgau va benissimo.  Con i formaggi ci vedrei bene un bicchiere di barbera vivace o un buon dolcetto non troppo giovane.


Quando ho ospiti a cena, la prendo con calma e inizio fin dal mattino a cucinare.

Avendo dormito da Riccardino Fuffolo e alzandosi lui presto per andare al lavoro, alle 8 ieri ero già operativa.

Un buon the, le news on line, i blog da leggere, le sfide a song pop( con il mio terribile nemico Jonny Rock) e ero pronta. Facendo un caldo che definire porco è un eufemismo, ho ben pensato di usare ovviamente il forno. E’ SEMPRE così. Fa caldo? Facciamo una torta, le patate gratinate con le verdurine, il pesce e chi più ne ha più ne metta. Ieri ho pensato di fare il panfocaccia. Però vuoi sprecare il forno caldo, che poi il sabato l’energia mi costa meno? Nooooo. E allora due cornettini salati li fai, tanto 20 minuti sono cotti e i pomodorini gratinati no? Sono leggeri, buoni freddi o tiepidi. Inutile dire che ho fatto la sauna, come tutte le sacrosante volte. In inverno, non so perché, a parte le torte, uso pochissimo il forno. Appena inizia l’estate, si scatena la mia voglia di infornare: tutto, tutto, tuttttoooooo!

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i sopravvissuti del pranzo…

A pranzo arrivava anche Riccardino, perché i suoi non c’erano e giustamente gli ho detto: “Vieni, che cucinando, qualcosa di buono ci sarà anche per te a pranzo.” Il giorno prima mia zia mi aveva regalato le buone zucchine del nonno Severino con un sacco di fiori. E che ci vuoi fare? Una teglia di fiori gratinati al forno( con il pan grattato aromatico avanzato dei pomodorini, perché qui non si butta via niente, e poi il forno già girava per i pomodorini) e il resto? Massì, friggiamo due fiori, che è la morte loro.

Bene, pastella leggera e via di frittura. Il risultato è stato il seguente: si è mangiato 18 fiori!! 18!!! Io, tenendomi per la cena, ne ho mangiati 5 e qualcuno al forno. Tolto il fatto che vivo incazzata perché una volta mangiavo come un suino e ero magra come un fuscello, che buoni erano! Una volta all’anno si può anche friggere e godersi i tesori dell’orto. 😀

Alle due, quando Riki è andato a casa a farsi le sue cose da brava massaia quale è,  sono tornata all’attacco. Mancavano il panfocaccia che era in lievitazione e doveva esser cotto, lo tzaziki, e l’insalata di pasta. Eh sì, d’estate bisogna stare leggeri. I miei ospiti portavano il dolce al cioccolato, su mia richiesta, e non volevo esagerare con il menù.

Poi cosa vuoi fare: è sabato, bisogna ordinare un po’ casa, che in settimana ho trascurato perché non stavo tanto bene. Pulisci bene la cucina, prepara il necessario per la tavola, ordina la camera, pensa alla lavatrice, le cose da stirare almeno da portare vicino al ferro da stiro per ricordarsene, e il pomeriggio è volato. Una doccia ed è arrivato Riccardino Fuffolo con la sua allegria e poi i nostri ospiti, Elena e Alberto, gattofili come noi.

Mi sono divertita e la serata è trascorsa, tra zampirone in balcone per le maledette zanzare, che sono alla fine arrivate, e chiacchere piacevoli che spero si ripetano presto.

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antipasto

Ecco il risultato delle mie fatiche. Menù:

cornettini di sfoglia al wurstel

panfocaccia

pomodorini gratin

melanzane grigliate

tzaziki

insalata di pasta

torta al cioccolato( degli ospiti)

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primo

Bevande: Orvieto doc e una fantastica birra del produttore Enrico Terzo( d’estate la birra è d’obbligo).

 

La sorpresa è stata la torta: vi allego la foto, perché mi ha fatto tanto piacere.

Una bella serata estiva, con una domenica molle e pigra che mi aspetta. Cosa volere di più, da un’estate low cost? 😀

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Alberto e la sua sorpresa!!!!!! GRAZIE 😀

 

 

 

 


Ieri, andando verso il paese di montagna dove abita mia nonna, son passata nel posto dove ho abitato per i primi 18 anni della mia vita.
Quanti cambiamenti, in altri 19 che ne sono passati. Ciò che più mi ha colpito è stata l’erba. Alta, fitta, piena di fiori di montagna, interi prati con l’erba alta.
Sono stata colta dalla malinconia, perché quei prati venivano tagliati, quando io ero piccola. A maggio li si aveva tagliati già due o tre volte almeno, erano ordinati, rasi, ci si poteva giocare sempre. Quando l’erba cresceva il divertimento era doppio: si correva l’erba che sfiorava la vita e si raccoglievano enormi mazzi di fiori di campo da portare a casa alle nonne, senza contare il fatto che se ti beccavano a pestar l’erba da tagliare, dovevi correre ancora più forte per non prendere gli scapaccioni di un nonno a caso, che tanto anche se non era il tuo, andava bene lo stesso.
L’erba verde infestante, l’erba brusca, i fiori gialli del diavolo, il fiordaliso, i fiori lilla, il cardo selvatico erano bellissimi messi insieme in un mazzo legato con qualche spiga colta qua e là.
Il paesaggio lassù è cambiato completamente: un campo sportivo al posto dei prati e di un boschetto, la strada modificata, resa rettilinea, i boschi incolti, sporchi di infestanti e rovi. Quanto erano ordinati i boschi fino a pochi anni. Camminavi per sentieri ben definiti, ogni nonno raccoglieva le fascine per le stufe di casa, ognuno curava il suo pezzo.
Quel luogo, ormai così selvaggio, mi ha fatto pensare al nostro paese oggi: abbandonato a se stesso, in balia dei rovi e delle erbacce, senza che nessuno se ne prenda cura.

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nebbiolo e rive rosse

Nel pomeriggio, ho cambiato paesaggio e dalla montagna son passata alle colline dietro casa, che dopo 9 anni sto iniziando a conoscere meglio.
Le colline dove nasce il Bramaterra, i vigneti di nebbiolo nascosti dalle alture, la Madonna degli Angeli sulla sommità della collina rappresentano un paesaggio che ormai mi è familiare e che mi riconcilia con il mondo quando vado a camminarci. Un tiepido e raro sole ha accolto Riki e me, che con calma ci siam goduti il tardo pomeriggio, scattando fotografie e raccogliendo i fiori di acacia per far frittelle da mangiare dopo cena.
A un certo punto, dall’alto di una vigna di nebbiolo, guardando il paesaggio con le prime risaie allagate in lontananza(ovviamente in ritardo, causa maltempo maledetto), ci siamo detti molto fortunati a vivere qui, immersi nella natura, con nugoli di api e farfalle svolazzanti, fiori di campo e aria fresca.
La semplicità è la mia cura, ultimamente. Non ho bisogno di molto, solo di cose semplici e genuine.
Abbiamo deciso di fare, non appena il tempo lo permetterà, un picnic serale con un buon vino locale a farci compagnia, speriamo di poterlo fare presto.
Una cenetta romantica alla Madonna degli angeli è quello che ci vuole per festeggiare l’arrivo dell’estate. A proposito, arriverà? :O
Intanto, domani sera ci aspetta una serata a Lessona dove potremo degustare un sacco di vini del territorio e non, non vedo l’ora! Pioggia, non mi rovini nemmeno il fine settimana. Tiè!

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pic nic in arrivo

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erba alta e farfalline

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nebbiolo grapes

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frittelle di fiori di acacia

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farfalline o fiorellini?

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Presidente XII Commissione Affari Sociali. "In Parlamento portavoce degli Italiani"

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