L’estate è finita, la pioggia è tornata ed è finita pure la mia pausa dal blog. Son successe tantissime cose belle: qualche inaspettata  giornata al mare, qualche gita, qualche cenetta, un po’ di conserve e marmellate, il lavoro che non è andato in vacanza( per fortuna), il riordino degli armadi, qualche progetto, dei bei regali,  un po’ di riposo.

Basta veramente poco per essere felici con ciò che si ha. E’ una lezione che ho imparato da piccola dai miei nonni materni e che mi ha permesso di vivere serenamente attraverso le avversità.005

A dire il vero è stata un’estate densa di eventi, anche poco piacevoli, ma quello che i miei nonni mi hanno insegnato mi ha permesso di trascorrere questi lungi giorni cercando il lato buono di ogni cosa. Non è facile, a volte sarebbe più semplice lasciarsi vincere dallo sconforto, ma non ho mai amato piangermi addosso e ho sempre cercato di trovare un modo per andare avanti, nonostante tutti gli impedimenti che trovavo sul mio cammino. Questa volta è stato più difficile del previsto.

 

E’ stata un’estate in cui i ricordi si sono ripresentati forti e vividi, chiedendo attenzione, tutta quella che non avevo loro prestato prima. Mi sono estraniata, ho pensato, rivisto e rivissuto molte parti di me e della mia vita. E non ho scritto nulla. Non una parola.

A volte le parole hanno bisogno del giusto tempo, per diventare nitide, chiare, trovare la giusta valenza.

Avevo bisogno di silenzio, di osservare tacendo tutto ciò che mi passava per la testa, per dare un

ordine e un senso a ciò che ancora non lo aveva.

 

Sul mio tavolo oggi c’è una bellissima composizione di rose bianche, rubata a una sposa ieri pomeriggio. Giaceva fuori dalla chiesetta di Roppolo sotto una pioggia battente e me la sono portata a casa, sperando che questi fiori delicati fossero di buon auspicio.

Voglio credere di sì.

Buon autunno gente, speriamo rifioriscano presto le rose.

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